giovanni mancuso

November 2003, the Ensemble Laboratorio Novamusica, conducted by Giovanni Mancuso, did a project called "ZZZZ...ZAPPAZORN!" with music and films by John Zorn and Frank Zappa. These concerts took place in Padova and in Venice.

2006/05/10, Italian composer and pianist Giovanni Mancuso played a concert entitled "You Can't Do That On Piano Anymore" in which he performed various Frank Zappa compositions.

The picture on the right was borrowed from the Laboratorio Novamusica website and shows Giovanni Mancuso and Cecilia Vendrasco.

Mancuso's latest project is called "OBRA MAESTRA", an opera inspired by Frank Zappa. The music is written by Giovanni Mancuso, the libretto is by Pilar Garcia.

The performances will premiere at

 

concerts

"ZZZZ...ZAPPAZORN!"

"You Can't Do That On Piano Anymore"

"Obra Maestra" - Giovanni Mancuso / Pilar Garcia / OTLiS (Orchestra del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto)

 

 

random notes

from the Centro d'Arte website / through Zappateers (arriverderci.roma1)

MERCOLEDI' 10 MAGGIO 2006 ore 21 - Auditorium "C. Pollini"

GIOVANNI MANCUSO

Per la rassegna "Impara l'Arte"
In collaborazione con Università di Padova

"You Can't Do That On Piano Anymore" (Riletture 3)
la musica di Frank Zappa per/al pianoforte

Programma:

Frank Zappa (1940 - 1993):
Waltz #1 (1958)  *  Drowning Witch Interlude (1981)  *  Igor's Boogie Phase One (1970)  *  Igor's Boogie Phase Two (1970)  *  Penis Dimension (1973)  *  Piano Introduction To Little House I Used To Live In (revised) (1970) *  Sinister Footwear (1984)  *  Brown Shoes Don't Make It (1968) * Dupree's Paradise (1982)

Giovanni Mancuso, giovane ed eclettico compositore/pianista, fondatore/direttore del Laboratorio Novamusica, collaborazioni che spaziano da Butch Morris a Raiz a Frederic Rzewski, presenta una selezione personale di uno dei suoi musicisti di riferimento. Il programma comprende la prima esecuzione assoluta della ricostruzione integrale per pianoforte del balletto 'Sinister Footwear'.

Tutto Zappa al pianoforte, i brani originali, le trascrizioni 'ufficiali' e quelle d'autore.
Completano la serata una serie di rari video zappiani scelti e montati da Giovanni Mancuso.

You Can't Do That On Piano Anymore: uno Zappa en blanc et noir per indagarne la complessità musicale (ma non solo) attraverso il segno depurato e netto del pianoforte.

Il programma tenta una visione ampia delle diverse "temperature" zappiane non senza una attenzione filologica nel rispetto delle partiture originali con alcune chicche per gli appassionati.
Waltz #1 del 1958 ,"minute valse" in puro stile dodecafonico, è un prezioso segno di un esordio che vedeva convivere, tra gli antecedenti musicali zappiani, sia rhythm and blues che avanguardie storiche del '900.
Drowning Witch Interlude, tratto dalle parti originali integrate con alcune brevi sezioni trascritte è un esempio di come all'interno di una forma canzone ormai "esplosa" si annidino vere perle musicali dove si intrecciano ironia e complessità.
I due Igor's Boogie sono brevissimi e a tratti beffardi omaggi (quasi à la manière de?) a Stravinsky mentre in Piano Introduction To Little House I Used To Live In ci si allontana dalla consueta densità ritmica per un breve foglio d'album nel quale possiamo scorgere echi in bilico tra Berg, Liszt e Scriabin.
Penis Dimension, tratto dal geniale film diretto da Zappa nel 1971 200 Motels, procede con la retorica di un inno trionfale e corale ma tratta di ben più intimi disagi psicologici.
Sinister Footwear, un inedito balletto, pre la prima volta eseguito nella sua versione pianistica, è uno dei lavori orchestrali zappiani più vasti. Eseguito unicamente nel 1984 sotto la direzione di Kent Nagano, era destinato ad una coreografia surreale di enormi pupazzi ancora una volta col paradossale contrasto tra grandiosità della scrittura e futilità del soggetto. Diviso in tre scene, la trascrizione che ne diede Arthur Jarvinen sotto richiesta dello stesso Zappa è stata integrata in alcuni punti seguendo la partitura originale orchestrale. Dalla stessa partitura sono tratte le didascalie che accompagnano l'esecuzione e che possono almeno in parte suggerire il tono comico, delirante e grottesco del balletto.
Brown Shoes Don't Make It è stato scelto tra le canzoni pubblicate nel 1973 nel Frank Zappa Songbook n°1 a dimostrare quanto la forma canzone in Zappa, già nel 1968, fosse approdata ad una complessità formale tale da strutturare il brano in ben 21 sezioni diverse contraddistinte da continui cambi di stile in un montaggio irresistibile.
Nella trascrizione pianistica di Dupree's Paradise, brano orchestrale (a sua volta derivato da una precedente versione rock) scritto per Pierre Boulez e compreso in quel Perfect Stranger che segnò un primo riconoscimento del compositore Zappa nel panorama musicale contemporaneo di area "colta", la vitalità ritmica ed armonica del tema principale viene assorbita continuamente da una scrittura di elevatissima densità.

Non solo come corredo visivo vengono proiettati alcuni documenti filmati inediti: la prima apparizione televisiva di Zappa allo Steve Allen Show nel 1963, un brano da un tesissimo dibattito televisivo sulla censura del 1986, un' intervista a Boulez, le immagini del geniale Bruce Bickford, documenti inediti di concerti (come la famosa contestazione subita dalle Mothers a Berlino nel 1968), brani dalla televisione cecoslovacca in occasione della visita ufficiale di Zappa nel 1991 e altre imperdibile chicche per gli zappofili.

(G.Mancuso)

Giovanni Mancuso, nato a Venezia nel 1970.
Diploma di pianoforte sotto la guida del M° Wally Rizzardo conseguito presso il Conservatorio "Benedetto Marcello " di Venezia nel 1992 con il massimo dei voti.
Diploma col massimo dei voti presso i Corsi di perfezionamento in musica da camera presso l'Accademia "Incontri col Maestro" di Imola con Dario De Rosa, Maureen Jones e Pier Narciso Masi.
Ha studiato presso la Scuola Civica di Milano, perfezionandosi nel repertorio cameristico contemporaneo con il M°Renato Rivolta.
Ha approfondito lo studio del linguaggio jazzistico sotto la guida di Umberto de Nigris.
Corsi di perfezionamento in Composizione: Corsi Internazionali di Composizione di Città di Castello (1990 e 1991) e presso l'Accademia Filarmonica di Bologna (1991/92) sotto la guida di Salvatore Sciarrino.

Ha vinto i seguenti premi di composizione:

Ha ricevuto commissioni da importanti istituzioni musicali tra le quali:

Registrazioni come direttore e pianista per la RAI(Italia); Norwegian Broadcasting Company; RNE-Madrid.
Sue composizioni sono state trasmesse da Rai Radio 3, Norwegian Broadcasting Company, VPRO (Olanda); Radio Brema, RNE (Spagna) ed eseguite in Italia, Francia, Spagna, Portogallo, Olanda, Sud Africa, Germania, Libano e Brasile, USA in importanti festivals e rassegne tra le quali: Biennale Musica di Venezia; Festival Aspekte - Salzburg; CDMC Madrid; IV Ciclo de Musica Contemporanea di Vitoria-Gasteiz ecc.
Pubblicazioni con Edipan (Roma), CMP (Pescara - Brussels), Senz'H Edizioni (Roma), Wergo.
Ha fondato nel 1991 l'ensemble e gruppo di studio "Laboratorio Novamusica" con il quale svolge intensa attività concertistica come pianista e direttore in Italia, Francia, Germania, Portogallo, Spagna, Libano, Norvegia.
Ha eseguito e diretto numerose prime esecuzioni di autori quali: Fabio Nieder, Paolo Furlani, Olga Neuwirth, Luca Mosca, Stefano Bellon, Matteo D'Amico, Mauro Cardi, Renato Rivolta, David Lesser, Betty Olivero ecc.
Nel 2002 ha fondato l'etichetta discografica Galatina Records (distribuita da Free Music productions di Berlino) pubblicando quattro cd con i suoi progetti musicali realizzati con il Laboratorio Novamusica:

Vive a Venezia e insegna Teoria e solfeggio al Conservatorio "V.Bellini" di Palermo.

Giovanni Mancuso was born in Venice in 1970. He studied music at the Music Academy “B. Marcello” in Venice and graduated with first honour degree in piano in 1992 under the guide of Wally Rizzardo.

He also graduated with first honour degree in chamber music at the Imola Music Academy and studied composition and orchestra conducting at the Scuola Civica di Milani under the guide of Renato Rivolta. He specialised in Jazz style and language under the guide of trombonist Umberto de Nigris.

He also obtained further degrees in music composition at the Corsi Internazionali di Composizione di Città di Castello (1990 and 1991) and at the Accademia Filarmonica di Bologna (1991/92) under the guide of Salvatore Sciarrino.

He was commissioned by some important private and national institutions such as Istituzione Sinfonica Abruzzese, Gran Teatro La Fenice of Venice, Biennale Musica - Biennale Danza and European Association for Jewish Culture, London and Paris.

In 2004 he was awarded by the Rockefeller Foundation, New York.

He recorded for RAI (Italy); Norwegian Broadcasting Company, Oslo and Radio Nacional de Espana , Madrid.

In 1991 he founded the music ensemble and study group “Laboratorio Novamusica” whose he is conductor and piano player. As a solo pianist and conductor he performed also with other ensembles in Germany, Portugal, Spain, France, Italy, Lebanon and Norway.

He played and conducted first performances of compositions of David Lesser, Betty Olivero, Fabio Nieder, Paolo Furlani, Olga Neuwirth, Luca Mosca, Stefano Bellon, Matteo D'Amico, Mauro Cardi, Renato Rivolta, etc.

He leaves in Venice and teaches at the Music Academy of Palermo.


from http://www.audizioni.it/

Giovanni Mancuso, giovane compositore veneziano, vince la VII EDIZIONE DEL CONCORSO INTERNAZIONALE "ORPHEUS - FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI SPOLETO" per Nuove Opere di Teatro Musicale

Al vincitore i seguenti premi: 14.000 Euro, la messa in scena dello spettacolo, la ripresa Rai Radio3 e l'edizione dell'Opera da parte di Raitrade.

You Can Do That on Stage!: a Spoleto vince l'opera OBRA MAESTRA ispirata alla figura di Frank Zappa

Spoleto, 17 dicembre 2007 - Giovanni Mancuso, giovane compositore veneziano, ha vinto con l'opera inedita e mai rappresentata "Obra Maestra" la VII Edizione del Concorso Internazionale per Nuove Opere di Teatro Musicale da Camera "Orpheus - Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto" 2005-2006, promosso dall'Istituzione Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto "A. Belli", nato sotto la spinta di Luciano Berio, Presidente della Giuria delle prime cinque Edizioni. La Commissione Giudicatrice del Concorso, presieduta dal M° Louis Andriessen, e composta dei Maestri David Lang (USA), Luca Francesconi, Michele Dall'Ongaro (in rappresentanza di Rai - Radio 3), Luigi Taglioni (Raitrade), Carlo Donadio (in rappresentanza del teatro dell'Opera di Roma) e Michelangelo Zurletti (Direttore Artistico del Teatro Lirico Sperimentale) si è riunita ieri a Spoleto per scegliere l'opera vincitrice fra le tre finaliste che avevano superato la prima fase di selezione nel gennaio scorso. La formula innovativa del concorso per un progetto e successiva commissione dell' opera ha dato notevole impulso alla VII Edizione di Orpheus, facendo pervenire all'Istituzione spoletina ben cinquantasei progetti provenienti da tutto il mondo (Brasile, Argentina, Ucraina, Italia, Israele, Paraguay, Austria, Germania, Gran Bretagna, Svezia, Cipro, Georgia, Spagna, Svizzera, Corea, Stati Uniti, Russia, Uruguay, etc.)
I tre progetti finalisti, elaborati da Giovanni Mancuso, dallo statunitense Steven Potter e dall'italiano Andrea Cera (che opera da anni in Francia) erano stati scelti nella prima fase del Concorso e si erano già distinti per l'originalità dal punto di vista musicale e drammaturgico. Ad essi verrà assegnato il Premio Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto di tremila euro ciascuno. Al vincitore Giovanni Mancuso verranno inoltre assegnati il Premio Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto di 6.000 euro e il Premio "Tullio Profili" di 5.000 euro voluto della vicepresidente dello "Sperimentale" Maria Chiara Rossi Profili L'opera vincitrice sarà rappresentata a Spoleto nel 2007, in prima mondiale, nei giorni 6, 7 e 8 settembre 2007 presso il Teatro Caio Melisso.
Il progetto presentato da Giovanni Mancuso è stato giudicato sin dalla prima fase di grande interesse: l'opera presenta un carattere decisamente brillante, ispirato a un progetto mai realizzato di Frank Zappa su libretto della scrittrice spagnola Pilar Garcia. Esso ha per protagonista Z. un compositore particolarmente prolifico, antiaccademico e sarcastico, portato da una verve irresistibilmente corrosiva a sviluppare una sorta di autarchia musicale che lo vede come centro di un'inarrestabile catena di invenzione, esecuzione e produzione musicale. A partire da questa sviluppa una tecnica esecutiva e di scrittura complessa, multimediale e d'avanguardia. La grande quantità e varietà di strumenti utilizzati, molti dei quali realizzati a partire da oggetti di uso quotidiano, diventa parte integrante della drammaturgia ed insieme alla frenetica gestualità del direttore (dichiaratamente ispirato alla figura di Frank Zappa) alimenta l'effetto spettacolare e parodistico dell'opera, sicuramente di grande efficacia visuale ed acustica. Strumenti e direttore diventano così protagonisti, insieme ai cantanti, superando le tradizionali barriere dell'opera lirica convenzionale, e creando così uno spettacolo dalla straordinaria carica propulsiva.
Grande soddisfazione è stata espressa dal M° Louis Andriessen e da tutti i membri della giuria per la scelta dell'opera vincitrice, che verrà eseguita in prima assoluta nel corso della LVI Stagione del Teatro Lirico Sperimentale di Spoleto "A. Belli" nel settembre 2007. Si sta studiando anche la possibilità di riproporre lo spettacolo nel 2008 a Roma in collaborazione con il Teatro dell'Opera. Il giovane compositore, raggiunto telefonicamente dal Presidente alla chiusura dei lavori, ha espresso "grande soddisfazione per l'importante e prestigioso riconoscimento. Ringrazio il Teatro Lirico Sperimentale e la Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto e la signora Maria Chiara Profili, che hanno reso possibile la realizzazione di un progetto così antiaccademico ispirato alla figura di Frank Zappa." Mancuso, invitato nel febbraio scorso dal Teatro Lirico Sperimentale a Spoleto a discutere il progetto d'opera allora finalista, ha già avuto modo di esporre nel corso di una conferenza pubblica i propri lavori e ringrazia lo "Sperimentale" per "un sogno che diventa realtà"
Il Presidente del Teatro Lirico Sperimentale "A. Belli", oltre che congratularsi col vincitore, desidera ringraziare la Fondazione Cassa di risparmio di Spoleto nella persona del dott. Dario Pompili, e la signora Maria Chiara Rossi Profili, che con il sostegno assegnato per il Concorso rappresentano un "coraggioso ed illuminato esempio di concreto aiuto all'arte del nostro tempo.
Il Concorso, unico per la formula a livello internazionale, rende Spoleto punto di riferimento per i giovani compositori di tutto il mondo: i vincitori delle precedenti Edizioni del concorso (Augusta Read-Thomas, Paolo Furlani, Helmut Oehring, Oscar Strasnoy, Victor Rasgado) hanno avuto modo di rappresentare i propri lavori diretti da importanti artisti quali Luca Ronconi, Giampiero Taverna, Daniele Abbado, Piera degli Esposti. Il Teatro Lirico Sperimentale si conferma quindi come uno dei più importanti teatri a livello internazionale che ha il coraggio di accogliere e promuovere nuovi talenti della musica del nostro tempo e del teatro musicale contemporaneo. Il Teatro Lirico Sperimentale ha già ottenuto nel 1994 per l'ideazione e la realizzazione Concorso Internazionale per Nuove Opere di Teatro Musicale da Camera "Orpheus - Fondazione Cassa di Risparmio di Spoleto" il prestigioso Premio "Franco Abbiati" conferito dell'Associazione Nazionale Critici Musicali.


 

 

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